Il lavoratore autonomo è uno scalatore coraggioso, sicuro dei suoi sogni e con tanta voglia di mettersi alla prova.
Deve destreggiarsi tra tasse da pagare, fatture da consegnare e riscuotere. Con una continua incertezza appollaiata sulle spalle che non gli fa abbassare mai la guardia.
Spesso lavorano da soli e spesso la parola free-lance non si rispecchia totalmente in libertà .
L’incertezza della paga spinge i lavoratori autonomi a dover cercare e seguire più clienti contemporaneamente, senza la possibilità di potersi mai realmente emancipare dal proprio lavoro.
Senza orari stabiliti e all’insegna della flessibilità, le conseguenze psicologiche dei ritmi di produzione sono sempre più insostenibili.
Ho dovuto anche io attraversare questi ostacoli: la solitudine, le responsabilità e il dover far andare avanti un fiat uno sgangherata che faceva fatica ad arrivare all’obiettivo.
Lo stato dovrebbe incentivare queste categorie ma proprio per il fatto che il lavoratore autonomo è uno scalatore coraggioso deve abituarsi ad sostenersi da solo, come ha sempre fatto.
Magari con l’aiuto di altri professionisti o ascoltando chi nei momenti di difficoltà ci è passato prima.
CONSIGLI E SUPPORTO SONO UN VALIDO AIUTO PER CHI PERCORRE QUESTO TIPO DI STRADA.
Io e un team di specialisti stiamo creando un collettivo che permetterà ai lavoratori autonomi che hanno bisogno di sostegno di avere la possibilità di esprimersi, di chiedere aiuto e di potersi risollevare da una crisi che ha colpito tutti.
Condividere per realizzare è anche questo. Un sostegno valido per chi ha il coraggio di investire nei propri sogni.
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