Nello scorso anno ho scoperto una nuova passione che mi ha aperto nuovi mondi. Frequentando un corso di recitazione ho potuto scoprire che fare teatro è un’attività divertente ed appassionante che porta benefici a qualsiasi età.
Passo dopo passo, ho imparato che nel teatro nulla è lasciato al caso. Quando frequenti un corso di teatro ovviamente non sei solo. Troverai persone di varie età, ma tutte legate dalla stessa passione. Alla fine del corso scoprirai di avere trovato una nuova famiglia, nuovi amici.
Il mio primo corso di recitazione si è concluso con un’esperienza indimenticabile. Dopo mesi di esercitazioni abbiamo realizzato uno spettacolo!
Nella mia vita non avrei mai immaginato di salire su un palco e di recitare davanti a tante persone. La paura di affrontare il pubblico e di stare su un vero e proprio palco teatrale era tanta. Non è stato semplice, ma si sa, ogni sforzo viene ripagato con la soddisfazione. E la paura si è pian piano trasformata in emozione, in felicità.
Ci vuole studio, allenamento e concentrazione!
Quando si sale su un palco bisogna lasciare la vita di tutti i giorni in un angolo. Bisogna farsi trasportare dalla magia nell’attimo in cui le luci si accendono.
Fare teatro è anche molto terapeutico. Esistono infatti anche dei corsi di teatroterapia, organizzati insieme da psicologi e attori, che aiutano a superare traumi e patologie affinando la relazione con gli altri, con sé stessi, con la propria creatività ed educando alla sensorialità e alla percezione del proprio corpo e della propria voce.
In questo preciso momento storico, credo che ci sia bisogno di parlare di teatro, di cinema e di tutti i lavoratori dello spettacolo che stanno affrontando un momento così difficile. Le nuove disposizioni del governo hanno imposto la chiusura di tutti i teatri, di tutti i cinema e, ovviamente, il blocco di tutti i concerti.
L’emergenza sanitaria che ci siamo trovati ad affrontare ci ha fatto comprendere che spesso il settore dello spettacolo viene messo da parte perché ritenuto non essenziale. Credo che non ci sia errore più grande di considerarlo tale. I lavoratori dello spettacolo, come qualsiasi altro lavoratore, meritano rispetto e considerazione da parte delle istituzioni.
Non possiamo permettere che l’arte venga messa da parte!
Dopo tutti questi mesi di sacrifici, quando l’emergenza sarà terminata dovremo supportare questo settore che ha subìto chiusure totali, ad eccezione di una piccola ripresa estiva in cui i costi per sanificare e rispettare tutte le direttive sono stati maggiori degli introiti.
Proteggiamo il teatro, il cinema, la musica e tutte le forme d’arte!
Altrimenti, che mondo sarebbe senza?